Tavola periodica

Di seguito analizzeremo la tavola periodica degli elementi.

Organiz.

Nomencl.

Proprietà


Cos'è la tavola periodica?


La tavola periodica degli elementi o (tavola di Mendeleev). La tavola è uno schema che ordina tutti gli elementi chimici in base alle loro proprietà, il loro numero atomico, il numero degli elettroni di valenza. La prima tavola periodica fu pubblicata da Antoine Lavoisier, che nel 1789 pubblicò una lista di 33 elementi chimici raggruppandoli in gas, metalli, non-metalli e terrosi.


Tavola periodica

La tavola di Mendeleev è definita periodica a causa delle proprietà chimiche degli elementi che periodicamente tornano ad essere molto simili. Abbiamo gli elementi simili ordinati nelle stesse colonne affiancate da colonne con proprietà che gradualmente cambiano muovendosi nella tavola.



Organizzazione della tavola


La tavola è divisa in gruppi e periodi.


• I gruppi (le colonne) sono classi di elementi con caratteristiche chimiche simili.


• I periodi (le righe) sono insiemi degli elementi che hanno una variazione continua delle caratteristiche chimiche.


Gli elementi sono raggruppati in 3 insiemi:


Metalli


• Si combinano con non metalli e semimetalli. Tra loro formano leghe (miscugli omogenei)


• Sono tutti solidi a temperatura ambiente (tranne il mercurio Hg)


• Conducibilità elettrica e termica, duttilità (sono lavorabili)


• Colore argenteo (tranne alcune eccezioni come l’oro Au e il rame Cu)


• Vanno dal gruppo 1 al gruppo 12 (tranne qualche eccezione)


Semimetalli


• Si combinano sia con metalli che con non metalli. Non si legano tra loro


• Sono pessimi conduttori di energia e di calore


• Aspetto simile ai metalli


Non metalli


• Si combinano tra loro, con i metalli e con i semimetalli


• Non conducono elettricità e calore


• Si trovano in diversi stati di aggregazione a temperatura ambiente (solo Br è liquido)


• Non sono lavorabili



Nomenclatura dei gruppi e dei periodi


Gruppo 1 - Metalli Alcalini


Gruppo 2 - Metalli alcalino-terrosi


Gruppi di transizione - Terre rare



Proprietà periodiche


Come detto in precedenza, gli elementi della tavola hanno proprietà chimico fisiche che tendono a ripresentarsi periodicamente e sono:


  1. La carica nucleare efficace (c.n.e.)
  2. Il raggio atomico (le dimensioni degli atomi)
  3. L’energia di ionizzazione (E.I.)
  4. L’affinità elettronica (A.E.)

Carica nucleare efficace


È il valore della carica elettrica positiva o la forza con la quale il nucleo attrae gli elettroni di valenza.


La carica nucleare efficace consiste nel numero di elettroni del guscio di valenza. In pratica è il numero del gruppo che va da +1 a +8. Questo valore quindi aumenta lungo il periodo e rimane costante lungo il gruppo.


Raggio atomico


Il raggio atomico, che consiste nella dimensione dell’atomo aumenta lungo il gruppo e diminuisce lungo il periodo.


Aumenta lungo il gruppo perché aumenta il valore del numero quantico principale n e la massa atomica.


Diminuisce lungo il periodo perché con l’aumentare della carica nucleare efficace il nucleo attrae di più gli elettroni che quindi sono più vicini.


Energia di ionizzazione


É il lavoro necessario per togliere gli elettroni da un atomo. Quando un atomo viene privato di un elettrone diventa uno ione, nello specifico un catione e da questo nasce il nome energia di ionizzazione.


Quanto più questa grandezza è bassa tanto più l’atomo tende a diventare un catione.


L’energia di ionizzazione diminuisce lungo il gruppo, perché le dimensioni aumentano, e aumenta lungo il periodo, perché la carica nucleare efficace aumenta.


Affinità elettronica


É la differenza di energia potenziale dovuta all’aggiunta di un elettrone a un atomo. Il poche parole quanto un atomo è più stabile diventando un anione. Quindi più alto è questo valore più un atomo tende a diventare un anione in un legame.


L’affinità elettronica diminuisce scendendo lungo il gruppo, perché con l’aumentare delle dimensioni l’atomo ha più difficoltà ad accettare elettroni, e aumenta muovendosi lungo il periodo, perché con il diminuire del raggio atomico l’atomo tende ad accettare elettroni.