Equazioni goniometriche

Di seguito analizzeremo le equazioni goniometriche.

Cos'è?

Elementari

Riconducibili

2° grado

Lineari


Cos'è un'equazione goniometrica?


Un'equazione goniometrica è un'equazione dove l'incognita appare nell'argomento di una funzione goniometrica. Esempi di equazioni goniometriche sono:



Mentre non sono equazioni goniometriche le seguenti:



Iniziamo vedendo un caso particolare di equazioni goniometriche più semplici



Equazioni goniometriche elementari


Iniziamo vedendo come risolvere un'equazione dove da un lato abbiamo una funzione goniometrica e dall'altro una costante.


Per prima cosa, osserviamo l'immagine della funzione goniometrica presente per verificare se l'equazione è impossibile. Ricordiamoli un attimo:


Sia il seno che il coseno sono sempre compresi tra 1 e -1. Se quindi troviamo un'equazione del tipo:


\cos(x)=2


Sappiamo subito che è impossibile nei reali.


Non abbiamo invece problemi con la tangente e con la cotagente.


Per la secante e la cosecante, invece, dobbiamo escludere i valori compresi tra 1 e -1. Questo perché la secante è definita come:


\sec(x) = {1\over \cos(x)}


Ma se il coseno è sempre minore di 1, in quella frazione il denominatore sarà sempre più piccolo del numeratore e dunque la frazione è maggiore di 1 o, se il coseno è negativo, minore di -1.


Lo stesso ragionamento si applica alla cosecante.


Supponendo quindi che possiamo risolvere l'equazione, come possiamo trovare le soluzioni?


Il modo più semplice è iniziare disegnando la circonferenza goniometrica:

Equazioni goniometriche 1

Adesso, se abbiamo un'equazione del tipo:


\sin(x)=a


Siccome \sin(x) è l'ordinata (la y) del punto sulla circonferenza, troviamo i punti sulla circonferenza con ordinata a. Per fare ciò, tracciamo la retta y=a e guardiamo alle intersezioni:

Equazioni goniometriche 2

La retta intersecherà la circonferenza perché a deve essere compreso tra 1 e -1.


Le intersezioni daranno tutti i punti il cui seno vale a, ovvero le soluzioni dell'equazione. Come calcolarle però?


Per quanto riguarda trovare la soluzione nel primo o nel quarto quadrante, se si tratta di angoli ben noti, dovremmo già sapere quanto vale. Per trovare l'altra soluzione, poi, basterà usare gli archi associati.


Vediamo un esempio. Risolviamo l'equazione:


\sin(x)={1\over 2}


Sappiamo bene che l'angolo il cui seno vale 1\over 2 è \pi \over 6:

Equazioni goniometriche 3

Manca ancora l'altra soluzione. Per trovarla, usiamo gli archi associati: quale ha lo stesso seno di \pi \over 6? Deve trattarsi di \pi - {\pi\over 6} che equivale a 5\pi \over 6.

Finito qua? No, perché dobbiamo ricordarci che la funzione seno, come anche la funzione coseno, è una funzione periodica con periodo pari a 2\pi. Dunque, se vado "avanti o indietro" di 2\pi quante volte mi pare, il valore del seno è sempre uguale. Geometricamente, stiamo girando intondo al cerchio e ogni 2\pi corrisponde a un giro completo e dunque si torna al punto di partenza:


Equazioni goniometriche 3

Dunque, alle nostre due soluzioni dobbiamo aggiungere le infinite altre che si ottengono facendo più giri, in senso orario o antiorario, del cerchio. Per fare questo, ci basta aggiungere multipli di 2\pi. Quindi le soluzioni saranno:


x={\pi \over 6}+ 2k\pi \vee x={5\pi \over 6}+ 2k\pi


Dove k è un numero intero. Quando k=0 otteniamo le soluzioni principali e facendolo variare otteniamo tutte le altre.


Se però abbiamo una costante più complessa che non sappiamo ricollegare al seno di un angolo? Possiamo usare l'arcoseno, che ci darà la soluzione che si trova nel primo o nel quarto quadrante. Come calcolare l'arcoseno? Basta usare la calcolatrice.


Se abbiamo un'equazione del tipo:


\cos(x)=a


Il procedimento è lo stesso, ma siccome il coseno rappresenta l'ascissa (la x) del punto sulla circonferenza, dovremo prendere la retta di equazione:


x=a


Se dobbiamo usare l'arcocoseno, ricordate che la calcolatrice vi darà la soluzione che si trova nel primo o nel secondo quadrante. Per trovare l'altra soluzione, anche qui, vi basta usare gli archi associati e ricordatevi di aggiungere i multipli di 2\pi alle soluzioni.


Per la tangente e la cotangente il procedimento è quasi lo stesso. Infatti avremo solo una soluzione principale. La seconda, infatti, è sempre uguale alla prima più \pi, che coincide infatti con il periodo della tangente e della cotangente. Quindi troveremo una sola soluzione a cui aggiungeremo multipli di \pi.


Vediamo un'esempio. Risolviamo l'equazione:


\tan(x)=1


Sappiamo bene che \tan({\pi \over 4})=1, dunque la prima soluzione è \pi \over 4. Aggiungiamo multipli di \pi per considerare pure tutte le altre infinite soluzioni ed otteniamo:


x={\pi \over 4} +k\pi


Se non riuscite a ricondurre la costante ad un valore noto della tangente o della cotangente, potete usare l'arcotangente o l'arcocotangente.


Per la secante e la cosecante, siccome hanno periodo pari a 2\pi come il seno e il coseno, il procedimento è lo stesso.


Potreste però trovare equazioni dove la funzione goniometrica non ha come argomento x ma una funzione di x. Per esempio:


\cos(3x+1)=1


Come risolverla? Possiamo effettuare una sostituzione. Chiamiamo l'argomento y. In questo caso avremo y=3x+1. In questo modo otteniamo la seguente equazione elementare:


\cos(y)=1


Che sappiamo risolvere. Le soluzioni sono infatti:


y=2k\pi


Fatto questo, risostituiamo e isoliamo la x:


3x+1 = 2k\pi


3x = 2k\pi -1


x={2k\pi -1 \over 3}


La sostituzione non era fondamentale, serve solo per semplificare la comprensione di quello che sta succedendo. Talvolta l'argomento può essere più complicato, ma il procedimento è lo stesso, può solo essere più complicato isolare la x nell'ultimo passaggio.



Equazioni riconducibili ad equazioni goniometriche elementari


Può capitare di trovare delle equazioni goniometriche elementari un po' camuffate. Ovvero, a prima vista non si nota facilmente, ma se andiamo ad effettuare dei passaggi vari possiamo ricondurle a un'equazione goniometrica elementare.


Vediamo subito un esempio. Prendiamo l'equazione che abbiamo messo come esempio nella prima sezione:


\sin^2(x) + 4\sin(x) = 0


Sembra tutt'altro che elementare. Se però raccogliamo \sin(x) otteniamo:


\sin(x) (\sin(x) + 4)=0


Per la legge dell'annullamento del prodotto, avremo che o:


\sin(x)=0


Che è un'equazione elementare, oppure:


\sin(x) +4=0


Che è un'altra equazione elementare. Le soluzioni della prima sono:


x=2k\pi


Mentre se riscriviamo la seconda equazione come:


\sin(x) = -4


Notiamo che l'equazione è impossibile nei reali perché, come ben sappiamo, \sin(x) è sempre compreso tra 1 e -1 e non può dunque essere uguale a -4.


Potreste trovarvi davanti equazioni più complicate di questo tipo, ma se conoscete bene le formule goniometriche saprete ricondurle ad equazioni elementari.



Equazioni goniometriche di secondo grado


Potremmo trovare equazioni goniometriche di secondo grado, come ad esempio:


\sin^2(x) + 3\sin(x) + 2 = 0


Iniziamo quindi con quelle del tipo:


a\sin^2(x) + b\sin(x) + c=0


O con qualche altra funzione goniometrica al posto di \sin(x).


Come risolverle? Possiamo applicare una sostituzione, come facevamo per le equazioni biquadratiche, quindi imponiamo y=\sin(x) e sostituiamo:


ay^2 + by + c=0


Si tratta di una normale equazione di secondo grado che possiamo risolvere. Una volta fatto questo, risostituiamo e risolviamo per x.


Vediamo l'esempio di prima. Sostituendo otteniamo:


y+ 3y +2=0


Notiamo che si tratta di un trinomio speciale fattorizzabile in:


(y+2)(y+1)=0


Dunque, per la legge dell'annullamento del prodotto, avremo che o:


y+2=0


oppure:


y+1=0


Risostituendo, la prima equazione diventa:


\sin(x) +2=0


ovvero


\sin(x)=-2


Che però è impossibile nei reali perché il seno di x è compreso sempre tra 1 e -1. La seconda equazione, invece, diventa:


\sin(x)+1=0


ovvero


\sin(x)=-1


Che si tratta di un'equazione goniometrica elementare che possiamo risolvere ottenendo le seguenti soluzioni:


x={3\pi \over 2} + 2k\pi


Dove k è un qualsiasi numero intero.


Se al posto di \sin(x) troviamo qualche altra funzione goniometrica, il procedimento è lo stesso. La chiamiamo y, sostituiamo, risolviamo l'equazione di secondo grado e infine risostituiamo.


Potrebbero però capitarvi equazioni più complicate, del tipo:


a\sin^2(x) + b \sin(x) \cos(x) + c\cos^2(x) + d =0


Per esempio potremmo avere:


\sin^2(x) + 4\sin(x)\cos(x) + 3\cos^2(x) =0


Per risolverla, possiamo dividere l'equazione per \cos^2(x) per trasformarla in un'equazione di secondo grado con solo la tangente di x:


{\sin^2(x) + 4\sin(x)\cos(x) + 3\cos^2(x) \over \cos^2(x)} ={0 \over \cos^2(x)}


Semplificando otteniamo:


{\sin^2(x)\over \cos^2(x)} + {4\sin(x) \cos(x)\over \cos^2(x)} + {3\cos^2(x)\over \cos^2(x)}=0


\tan^2(x) + 4\tan(x) + 3 =0


E noi sappiamo risolvere questa equazione. Prima, però, abbiamo diviso per \cos^2(x), ma per farlo \cos^2(x) deve essere diverso da 0 (perché non si può dividere per 0), dunque vediamo cosa succede quando è uguale a 0.


Quando \cos(x)=0, sappiamo che il seno vale 1 o -1 ed in entrambi i casi otteniamo due equazioni non verificate. Dunque possiamo escludere i casi x={\pi\over 2} + k\pi, che sono i valori per cui \cos(x)=0 e passare a risolvere l'equazione di secondo grado:


Usando la formula risolutrice delle equazioni di secondo grado otteniamo:


\tan(x)= {-3 \pm \sqrt{2}\over 2}


Perciò le soluzioni saranno:


x=\arctan({-3\pm \sqrt{2}\over 2})+ k\pi


In questo caso avevamo messo d=0, ma se abbiamo qualche altro numero, dividendo per \cos^2(x) otteniamo un termine con \sec^2(x) e non è dunque tutto in \tan(x). Come risolvere il problema?


Possiamo moltiplicare d per 1:


a\sin^2(x) + b\sin(x)\cos(x) + c\cos^2(x) + d\cdot 1=0


Adesso sostituiamo \sin^2(x) + \cos^2(x) al posto di 1 perché la relazione fondamentale della goniometria ci dice che sono uguali:


a\sin^2(x) + b\sin(x)\cos(x) + c\cos^2(x) + d(\sin^2 (x) + \cos^2(x)) =0


E riscrivendola riotteniamo la forma che sappiamo risolvere:


(a+d) \sin^2(x) + b\sin(x)\cos(x) + (c+d) \cos^2(x) =0


In questo modo sarete in grado di risolvere tutte le equazioni goniometriche di secondo grado.



Equazioni goniometriche lineari


Potremmo trovare equazioni in cui troviamo sia il coseno che il seno di x. Se, in particolare, troviamo qualcosa del tipo:


a\sin(x) + b\cos(x) + c=0


Si tratta di un'equazione goniometrica lineare. Lineare perché sia il seno che il coseno vengono solo moltiplicati per uno scalare e sommati. Non vengono nè elevati a qualche potenza, nè moltiplicati tra di loro.


Come risolverle? Possiamo usare le formule parametriche. Sappiamo infatti scrivere sia il seno che il coseno in funzione della tangente di metà dell'argomento, che chiamiamo t.


Il seno e il coseno, espressi in questa forma, sono due frazioni con lo stesso denominatore, per questo è facile sommarle. Vediamo un esempio. Proviamo a risolvere l'equazione:


\sin(x) + 2\cos(x) -1 =0


Ricordiamo che le formule parametriche del seno e del coseno sono:


\sin(x)={2t\over 1+t^2}


e


\cos(x)={1- t^2 \over 1+t^2}


Prima di poterle usare, però, dobbiamo escludere che il denominatore crei problemi. Siccome t^2 è un quadrato, è sempre positivo. Dunque 1+t^2 è sempre maggiore di 0. Quindi l'unico problema è se t non è definita. Questo avviene quando l'argomento è della forma {\pi \over 2} + k\pi, ovvero quando x= \pi + 2k\pi, cioè x= (2k+1)\pi, perché ricordatevi che l'argomento di t è {x\over 2}.



Cosa succede però se x è uguale a questi valori? Sostituiamo nell'equazione ed otteniamo:


\sin(2k\pi +\pi) + 2\cos(2k\pi+ \pi) -1 =0


Sommare multipli di 2\pi all'argomento del coseno o del seno non cambia il risultato, dunque possiamo anche toglierli.


Semplificando otteniamo:


\sin(\pi) + 2\cos(\pi) -1 =0


0 -2 -1=0


Che non è verificata. Dunque (2k+1)\pi non sono delle soluzioni.

Tolti questi casi, possiamo quindi sostituire ed ottenere:


{2t\over 1+t^2} + 2{1-t^2 \over 1+t^2 }-1=0


Portiamo tutto allo stesso denominatore:


{2t + 2 - 2t^2 - 1-t^2 \over 1+t^2}=0


Siccome il denominatore è diverso da 0, possiamo semplificarlo.


2t+ 2 -2t^2 -1 -t^2 =0


Semplifichiamo:


-3t^2 + 2t +1=0


Le soluzioni sono:


t=1


t=-{1\over 3}


La tangente è uguale a 1 quando il suo argomento è uguale a {\pi\over 4}+ k\pi, quindi avremo:


{x\over 2}= {\pi\over 4} + k\pi


x= {\pi\over 2} + 2k\pi


Per la seconda soluzione, invece, otteniamo:


t= {1\over 3}


Applichiamo l'arcotangente:


{x\over 2} = \arctan({1\over 3}) + k\pi


Non dimenticatevi di aggiungere i multipli di \pi. Isoliamo quindi la x per trovare le ultime soluzioni:


x= 2\arctan({1\over 3}) + 2k\pi


Ed ecco risolta l'equazione.

Esistono altri metodi per risolvere le equazioni goniometriche lineari in seno e coseno. Se infatti vi capita qualcosa del tipo:


\sin(x) + \cos(x) + \sqrt2=0


Notiamo che possiamo moltiplicare entrambi i lati dell'equazione per \sqrt{2} \over 2:


{\sqrt{2}\over 2} \sin(x) + {\sqrt{2}\over 2} \cos (x) + {\sqrt{2}\over 2} \cdot \sqrt{2}=0


Perché abbiamo moltiplicato per \sqrt{2} \over 2? Perché equivale a sia a \sin({\pi \over 4}) che a \cos({\pi \over 4}), dunque sostituendo e semplificando otteniamo:


\cos({\pi\over 4}) \sin (x) + \sin({\pi\over 4}) \cos(x) + 1 = 0


Ricordiamoci ora la formula del seno di una somma:


\sin(\alpha + \beta) = \cos(\alpha) \sin(\beta) + \cos(\alpha) \sin(\beta)


Notiamo quindi che l'espressione nell'equazione equivale a \sin(x+{\pi\over 4}). Sostituendo otteniamo:


\sin(x+{\pi\over 4}) + 1=0


Che si tratta di un'equazione goniometrica riconducibile ad una elementare tramite sostituizone, che dunque sappiamo bene come risolvere.


Il concetto, dunque, è di moltiplicare per un coefficiente un'espressione riconducibile al seno di una somma. In questo modo, dalla somma di due funzioni goniometriche, ce ne rimane solo una e possiamo quindi risolvere l'equazione.


Può essere un po' complicato capire per quale numero moltiplicare e dipende dai coefficenti del seno e del coseno, però esercitandosi si comincia a riconoscere alcuni dei casi più comuni.